Sogno di una notte di mezza estate posadina

A vedere quali siano state le proposte negli ultimi anni per le varie serate estive posadine sembra che gli organizzatori non abbiano mai davvero voluto attirare gente al paese. Mi è capitato di andare a vedere concerti a Posada che erano stati pubblicizzati male o quasi per niente, e di conseguenza nessuno si era presentato; mi è capitato di prendere parte a serate che si basavano solo su un paio di bancarelle, e credo di non dovermi esprimere sul successo della serata. La maggior parte dei concerti a Posada sembra basarsi sulla vecchia e collaudata formula del “un palco e una barracca”.

Ma se ci fosse un minimo di inventiva le cose sarebbero molto diverse, e con delle spese minime, in fin dei conti. Il ragionamento alla base delle serate organizzate a posada deve essere quello di attirare la gente con qualcosa di divertente o interessante, non con un concertino al quale la gente va anche per una mezz’oretta perché non c’è nient’altro in paese.

Non dico che bisognerebbe evitare l’idea del concerto estivo, comunque relativamente piacevole, ma che aggiungere un po’ di pepe alla formula classica non sarebbe male. Continua a leggere

Scambio piazza disperatamente

La questione è semplice: quanto sarebbe bello entrare a Posada e trovarsi di fronte piazza Berlinguer al posto della tanto trafficata piazza Rockfeller? Su, pensateci un momento.

Trasferire il verde pubblico al centro del paese, proprio nel cuore delle attività quotidiane, potrebbe e non poco migliorare la qualità di vita locale. All’ingresso del borgo un passante visitatore rimarrebbe senz’altro piacevolmente stupito dall’orgasmico verde totalmente chiuso al traffico; gli unici ingorghi sarebbero dati da un passeggino in transito o da un ciclista momentaneamente affaticato. E i parcheggi?

Ecco, i parcheggi andrebbero a occupare l’attuale piazza Berlinguer, per intenderci i famosi “giardinetti”. Anche perchè, diciamoci la verità, pochi al mondo amano trovare un paesello di poche migliaia di anime immerso nelle automobili proprio nel suo luogo di maggior vitalità.

Diverrebbe talmente lieto girare tranquillamente in piazza senza paura d’essere investiti, che magari qualche fanatico dell’automobile potrebbe persino cambiare moderatamente idea. Prendere il giornale in tutta calma rappresenterebbe un importante momento di incontro e dialogo, senza la frenesia dettata dal motore acceso di una macchina in mezzo alla strada.

I benefici si quantificherebbero anche in termini di buoni rapporti tra paesani e d’aria pulita ben più sana.

Per rendere il tutto più coinvolgente si potrebbe pensare a un mini referendum popolare per scegliere le piante da posizionare nella nuova piazza verde. E magari una bella fontana rinfrescante, che d’estate non fa mai male.

Questa è solo una bozza, ovviamente, ma se le risposte saranno buone il progetto verrà senz’altro sviluppato e perfezionato. L’inizio è già al verde…