Erboristeria del turismo invernale

Non abbiamo ancora discusso dei cambiamenti ecologici che dovremo attuare per rendere il paese credibile. Chi mai crederebbe che quella neve sia genuina in un paese nella posizione di Posada, con della vegetazione come quella che abbiamo, con l’erba sempreverde del nostro campo sportivo e l’estiva felicità che ci pervade tutto l’anno?

Dobbiamo quindi ragionare su cosa fare per far bere la storiella ai nostri turisti, che di sicuro si porranno domande scomode, non abbastanza convinti da quello che hanno letto nei giornali.

Nel nostro primo articolo abbiamo accennato alla necessità di spargere la neve temporanea di notte, in modo da evitare di essere facilmente scoperti, ma ovviamente non basta. Il più grosso problema che il nostro paese presenta è suggerito dall’accademia della fisica barracellare di Sorgono. Secondo i loro scienziati barracellari gli aghi di pino non sono adatti a sostenere grosse quantità di neve, in conseguenza della loro struttura molecolare e della facilità con cui conducono radiazioni gamma. Continua a leggere

Eiaculazione del turismo invernale

Abbiamo parlato precedentemente di come potremmo ricoprire il paese di neve per portare turisti in paese anche d’inverno. Non abbiamo però affrontato altri problemi come quello della storia che spiegheremo ai turisti per spiegare la neve. Ovviamente nessuno potrà mai vedere che effettivamente a Posada non nevica mai.

Un esempio di bukkake.

Dobbiamo allora impegnarci per mettere su un gruppo di volontari che si occupi di ricoprire il paese nei momenti meno bianchi. Una parte del gruppo dovrebbe ovviamente lavorare di notte per dare il tocco invernale al paese, mentre un’altra parte lavorerebbe di giorno per diffondere tra i turisti alcune storielle colorite che spieghino la presenza della neve. Personalmente, io inventerei una storia sui folletti, ma ho già sentito baldanzosi giovini parlare di bukkake. Se non sapete cosa significa non cercatelo, è meglio così. E per essere chiari: non c’entra niente col sudoku.

Una cosa alla quale dobbiamo pensare in fretta è la pubblicità. Non dobbiamo dimenticare che quello che ha trainato l’economia locale negli ultimi decenni è il business delle cartoline. All’inizio potrebbe essere conveniente stampare foto photoshoppate del paese, per rendere il tutto molto più godibile e perfetto, ma in seguito, quando qualche tsunami di turisti sarà finito nel paese non sarà un problema usare delle vere e proprie foto per evitare di far insospettire i villeggianti. Continua a leggere